15 maggio: la festa di Mercurio.
I mercanti romani celebravano la festa di Mercurio nel giorno delle idi di Maggio (il giorno 15 del mese).
Bronzetto a fusione piena databile alla fine del I – inizi del II sec. d.C.
Il dio Mercurio è rappresentato con un mantello fermato da fibule sulle spalle, con una serie di pieghe a V che scendono fino all’orlo. È caratterizzato dai tipici attributi che lo contraddistinguono: indossa un cappello con due alette, il petaso, tiene nella mano sinistra il caduceo alato e nella destra sorregge una borsa piena di denaro. Un tipo di statuina molto diffusa in età augustea in Italia settentrionale e nelle Gallie.
I romani amavano conservare le immagini delle divinità nelle loro case nei Larari, altarini per il culto domestico dove esponevano le immagini dei Lari, dei Penati, cioè delle divinità a loro più care e a volte anche dei loro antenati, a cui rivolgevano preghiere e richieste di aiuto. Potevano essere statuine di bronzo, di legno o di terracotta.
Per i romani Mercurio era il dio protettore del commercio, del guadagno e dei viaggiatori. Le alette sul cappello ricordano la corrispondente divinità greca di Hermes, messaggero degli dei. Il caduceo, la verga con due serpenti intrecciati e 2 ali era simbolo di prosperità e di pace, divenne poi simbolo della medicina.
Il bronzetto romano è un reperto acquisito per il Museo di Archeologia dell’Università di Pavia dal fondatore il prof. Pietro Vittorio Aldini, tra il 1821 e il 1822, il luogo del ritrovamento purtroppo non è noto. La collezione di bronzetti figurati, come tutti gli altri reperti del Museo, furono acquisiti per la didattica dell’Archeologia, per permettere agli studenti di avere un’esperienza diretta dei materiali.
Anche il Civico Museo Archeologico di Casteggio possiede un reperto analogo. Questo bronzetto è stato rinvenuto a Rivanazzano Terme ed è cronologicamente contestuale a quello di Pavia.
Quando i 2 Musei riapriranno vi aspettiamo a vederli per fare un confronto!