Il papiro dell’Amduat in prestito al Civico Museo Archeologico di Milano

Il Museo di Archeologia dell’Università di Pavia possiede un prezioso papiro del Libro dell’Amduat, che è stato recentemente dato in prestito al Civico Museo Archeologico di Milano per la mostra Sotto il cielo di Nut. Egitto divino, 11 marzo 2020-20 dicembre 2020. I reperti selezionati per la mostra provengono dalla collezione egizia del Civico Museo Archeologico di Milano e da importanti istituzioni museali italiane: Museo Egizio di Torino, Museo Archeologico Nazionale di Firenze, Museo Civico Archeologico di Bologna, Civico Museo di Antichità “ J.J.Winckelmann” di Trieste, Museo di Archeologia dell’Università di Pavia.
Per l’emergenza sanitaria l’inaugurazione della mostra è stata rinviata a data da destinarsi.
Il rotolo di papiro è stato donato all’Università di Pavia nel 1825 da Eduard Rüppell, naturalista e zoologo nativo di Francoforte sul Meno. Egli condusse studi presso l’Università di Pavia e viaggiò a lungo in Africa Nordorientale e in Medio Oriente, collezionando reperti naturalistici e archeologici.
Il rotolo si è conservato in due frammenti ora fruibili ricongiunti, svolti e allestiti in cornice sotto-vetro. Illustra con disegni e geroglifici esplicativi estratti dalla XII ora della notte, il viaggio in barca dal tramonto all’alba del dio sole Ra, accompagnato da altre divinità, dallo scarabeo sacro e minacciato da Apopi, gigantesco dio serpente del buio. Secondo la religione degli antichi egizi, la creazione è concepita come un processo generativo che si ripete continuamente, a fondamento del quale è il quotidiano ciclo del sole. Questi muore ogni sera per rinascere ogni mattina, partorito nuovamente dalla dea del cielo Nut, dopo aver compiuto, allo scopo di rigenerarsi, un percorso notturno nel mondo sotterraneo ed oscuro, dominato da forze potenzialmente distruttrici.
Questo tipo di rotoli di papiro venivano messi nelle tombe accanto ai sarcofaghi delle mummie per accompagnare il defunto nel viaggio dell’al di là, simbolicamente rappresentato nel papiro stesso dal viaggio del dio sole.
Purtroppo non conosciamo il nome del defunto che questo papiro ha accompagnato nel viaggio ultraterreno, né conosciamo il luogo preciso del ritrovamento, ma si suppone provenga dalla necropoli di Tebe ed è databile nella seconda parte del Nuovo Regno (1550-1069 a.C.).
Su questo stesso sito renderemo nota la nuova data d’inaugurazione della mostra non appena sarà disponibile.